Gestione della Fatturazione Attiva e Passiva: Differenze e Gestione tramite Fatturazione Elettronica

Donna che consulta comodamente una fattura davanti al pc

In un nostro precedente articolo vi abbiamo spiegato come funziona la fatturazione elettronica, oggi vi parleremo della gestione della fatturazione attiva e passiva che rappresenta un aspetto cruciale per qualsiasi azienda o studio professionale. Nel corso degli anni, l’introduzione della fatturazione elettronica ha reso ancora più importante comprendere a fondo le procedure e le differenze tra queste due attività. In questo articolo, approfondiremo il significato di fatturazione attiva e passiva, le loro differenze e come gestirle efficacemente attraverso la fatturazione elettronica.

Cos’è la Fatturazione Attiva?

La fatturazione attiva si riferisce all’emissione delle fatture verso i clienti finali, che possono essere sia aziende che privati. Questo processo registra un incasso per l’azienda e rappresenta un modo formale per tenere traccia dei crediti che spettano all’azienda. Ad esempio, se sei un consulente e fornisci un servizio personalizzato a un cliente, prima di ricevere il pagamento dovrai emettere una fattura dettagliata che includa tutte le informazioni e le specifiche sulla prestazione. Inoltre, dovrai fornire al cliente una copia del documento per la sua archiviazione e consultazione futura.

La fatturazione attiva è un processo complesso, soprattutto perché sono i lavoratori stessi che vendono beni o servizi a doversene occupare. Pertanto, le aziende, indipendentemente dal settore, cercano risorse competenti in materia per gestire efficacemente questa attività.

Cos’è la Fatturazione Passiva?

La fatturazione passiva include tutte le operazioni che avvengono prima della vendita di un bene o di un servizio. Questo processo coinvolge gli scambi di comunicazioni e i flussi di lavoro tra l’azienda e i fornitori, così come i costi ad essi correlati. Le fatture passive sono emesse dai fornitori verso l’azienda o il professionista per l’acquisto di beni o servizi. A differenza della fatturazione attiva, questa genera un debito per l’azienda. Ad esempio, quando un’azienda acquista materie prime per la produzione di beni destinati alla vendita, il fornitore emette una fattura passiva che l’azienda dovrà verificare e archiviare.

È importante comprendere questa procedura e i dettagli ad essa associati, non solo per i professionisti della contabilità, ma anche all’interno di qualsiasi azienda. Indipendentemente dal settore di appartenenza, è essenziale avere una conoscenza approfondita della gestione della fatturazione passiva per fornire supporto alle aziende meno esperte in materia.

Differenze tra Fatturazione Attiva e Passiva

La principale differenza tra la fatturazione attiva e passiva risiede nel fatto che la prima riguarda le fatture emesse verso i clienti finali, generando un credito per l’azienda, mentre la seconda riguarda le fatture emesse dai fornitori verso l’azienda, generando un debito. Di seguito, una tabella di riepilogo per mostrare le principali differenze tra le due modalità di fatturazione:

Fatturazione AttivaFatturazione Passiva
Emissione delle fatture verso il cliente finaleEmissione delle fatture dai fornitori verso l’azienda
Genera un credito per l’aziendaGenera un debito per l’azienda
Deve essere redatta e fornita al clienteDeve essere verificata e archiviata dall’azienda
Antecede la fase di venditaPrecede la fase di vendita

Gestione della Fatturazione Elettronica Passiva

Dal 2019, la normativa prevede l’uso obbligatorio della fatturazione elettronica entro 12 giorni dall’operazione. Questo ha portato a un cambiamento significativo nella gestione delle fatture, sia attive che passive. La fatturazione elettronica consente l’invio e la ricezione delle fatture in formato digitale, riducendo i tempi di consegna e semplificando la gestione dei documenti.

La fattura elettronica passiva segue lo stesso principio della fattura elettronica attiva, ma si riferisce alle fatture emesse dai fornitori verso l’azienda. Queste fatture devono essere emesse nel formato XML e inviate tramite il Sistema di Interscambio (SdI) all’azienda destinataria. La gestione e la conservazione delle fatture elettroniche passive sono fondamentali per evitare ritardi nei pagamenti e per garantire la corretta registrazione delle imposte dovute.

Per gestire e conservare correttamente le fatture elettroniche passive, è possibile utilizzare il programma messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, se l’azienda riceve un alto volume di fatture elettroniche passive, è consigliabile utilizzare un software gestionale dedicato che permetta di ottimizzare i tempi di lavoro e organizzare l’amministrazione in modo sicuro ed efficiente.

Per riassumere, la gestione della fatturazione attiva e passiva è un aspetto cruciale per qualsiasi azienda o studio professionale. Comprendere le differenze tra queste due modalità di fatturazione e la gestione delle fatture elettroniche passive è fondamentale per garantire il corretto flusso di cassa e il rispetto delle normative fiscali.

La fatturazione elettronica ha semplificato notevolmente la gestione delle fatture, riducendo i tempi di consegna e semplificando la conservazione dei documenti. Sia la fatturazione attiva che quella passiva devono essere gestite in modo accurato e conforme alle normative, al fine di evitare sanzioni e ritardi nei pagamenti.

Ricorda che la gestione efficiente della fatturazione attiva e passiva è essenziale per la salute finanziaria dell’azienda. Scegliere un software gestionale appropriato può semplificare notevolmente i processi e migliorare l’efficienza complessiva dell’amministrazione aziendale.

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