La digitalizzazione è sempre più necessaria per le aziende che vogliono restare competitive sul mercato. Spesso però le imprese si trovano ad affrontare situazioni di precarietà economica che impediscono di portare avanti con convinzione gli ammodernamenti tecnologici necessari per restare al passo con i tempi. Grazie al Governo oggi è però possibile affidarsi al voucher digitalizzazione 2022, una misura nata per incentivare la digitalizzazione nelle aziende. Ecco cos’è, come funziona e come richiederlo.
Cos’è il Bonus digitalizzazione 2022
Il bonus digitalizzazione 2022 è una misura introdotta dal Governo per incentivare la digitalizzazione delle PMI. Prevede un contributo a fondo perduto fino a 10.000 euro per le imprese che investono in strumenti e soluzioni tecnologiche innovative. L’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo di competenze digitali e l’adozione da parte delle piccole e medie imprese di modelli di business più innovativi e sostenibili.
Chi può richiedere il voucher digitalizzazione 2022
Il bonus digitalizzazione 2022 è una misura rivolta a qualsiasi impresa di qualunque dimensione agricoltore o professionista. Per poterlo ottenere è necessario quindi dimostrare di essere in possesso dei seguenti requisiti:
- Essere iscritti alla CCIA provinciale, e di conseguenza essere operanti su territorio italiano;
- Rientrare nella definizione di micro, piccola o media impresa;
- Non essere soggetti a nessun tipo di procedura concorsuale o non aver in corso procedure di fallimento.
Come funziona il bonus digitalizzazione 2022?
Come già accennato, il bonus digitalizzazione è una agevolazione concessa alle imprese per incentivare la digitalizzazione. Il suo funzionamento è molto semplice: consiste in un credito d’imposta pari al 50% della spesa sostenuta, fino ad un massimo di 10.000 euro, per l’acquisto di beni e servizi legati alla digitalizzazione. Ciò significa che se un’azienda spende 18.000 euro per l’ammodernamento dei propri comparti digitali, il credito d’imposta che è possibile ottenere è pari a 9.000 euro, cioè al 50% della spesa.
Le indicazioni governative suddividono in tre categorie i beni tecnologici che si possono acquistare con il voucher digitalizzazione 2022. Eccole:
- Strumenti hardware: per esempio personal computer, stampanti, scanner, tavolette digitali e altro;
- Programmi informatici: come i programmi gestionali per l’attività, i CMS, i programmi per la contabilizzazione, gli ERP, etc.;
- Servizi specializzati: area in cui rientrano i servizi consulenziali per la gestione dei programmi, per esempio i programmi e-commerce, o le spese per la formazione del personale in ambito tecnologico.
Come richiedere il bonus
Per richiedere il voucher digitalizzazione è obbligatorio accedere all’area dedicata sul sito del Ministero dello sviluppo economico. Una volta sulla pagina è necessario cliccare su “Accoglienza Istanze” e successivamente su “Voucher per la digitalizzazione”.
I tempi per l’accettazione della domanda sono solitamente di circa un mese e alla domanda è necessario allegare la seguente documentazione:
- Rendicontazione della spesa;
- Copia del documento d’identità;
- Fattura o ricevuta d’acquisto.
Una volta che la domanda viene accettata è necessario presentare la domanda di erogazione. In questo modo il voucher viene inviato sul conto corrente inserito in fase di domanda e, contestualmente, viene inviata una PEC dove il Ministero dello Sviluppo Economico avvisa dell’accredito.
Rendicontazione: cosa sapere
Per richiedere il voucher digitalizzazione 2022 è molto importante sapere che è obbligatorio aver già effettuato la spesa. Il bonus, infatti, non viene concesso per spese preventivate.
Per questo motivo nella domanda di bonus, nella sezione “allegati di rendicontazione” è fondamentale inserire un documento che attesti la spesa effettuata, nel dettaglio si tratta:
- delle fatture che evidenziano l’acquisto di beni e/o servizi per la digitalizzazione;
- degli estratti conto bancari da cui si evince il pagamento dei prodotti e/o servizi riferiti all’ammodernamento del comparto tecnologico. È ovvio che, scegliendo questo allegato, diventa quindi necessario provvedere al pagamento con bonifico, possibilmente inserendo nella causale “bene o servizio acquistato ai sensi del Decreto MISE 23/09/2014.