Dal 1° gennaio 2020, è diventato obbligatorio per i commercianti che possiedono una partita IVA l’emissione dello scontrino elettronico, con l’obiettivo di trasmettere in formato telematico i corrispettivi giornalieri, per tutti i soggetti che attestano le proprie operazioni tramite il rilascio di scontrini o ricevute fiscali (commercianti al dettaglio e similari).
Per adempiere a tale obbligo, gli esercenti possono decidere di acquistare un registratore di cassa telematico o di adeguare quello già in uso, sfruttando agevolazioni fiscali, oppure di utilizzare la procedura messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate sul sito Fatture e Corrispettivi.
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Scontrino elettronico: tempistiche di emissione
Per quanto riguarda l’emissione dello scontrino elettronico, è importante rispettare le seguenti scadenze temporali:
- – Per le prestazioni di servizi: l’emissione deve avvenire al momento del pagamento del corrispettivo oppure alla fine della prestazione, se avvenuta prima del pagamento. In questo caso, è necessario indicare sullo scontrino che il corrispettivo non è stato pagato interamente o in parte.
- – Per le cessioni di beni: l’emissione deve avvenire al momento del pagamento del corrispettivo o al momento della consegna del bene, se quest’ultima precede il pagamento.
In ogni caso, è possibile che ci siano situazioni in cui la consegna del bene e il pagamento del corrispettivo non avvengano contemporaneamente. In questi casi è importante prestare particolare attenzione e seguire sempre le tempistiche di emissione, tenendo a mente che i dati di corrispettivi devono essere inviati entro 12 giorni dalla data di riferimento.
Nel caso in cui si commetta un errore, però, cosa si può fare?
Errore nello scontrino digitale: cosa fare
Se si verifica un errore nella compilazione del documento commerciale, è possibile correggerlo prima della conferma della memorizzazione elettronica, ma se l’errore viene rilevato successivamente, si deve effettuare lo storno per resi o annullamenti seguendo le specifiche tecniche indicate dall’Agenzia delle Entrate. In tal caso, si rende necessario l’utilizzo di un documento commerciale di rettifica, citando espressamente l’originario documento commerciale che deve essere stornato, in tutto o in parte, senza indicare un importo negativo, ma positivo, poiché si tratta di uno storno che concorre a diminuire i corrispettivi.
Da un punto di vista pratico, l’emissione dello scontrino elettronico è compito dell’operatore addetto al registratore di cassa elettronico, il quale è responsabile dell’incasso del corrispettivo relativo all’operazione di vendita. Soprattutto per i commercianti che effettuano numerosi incassi al giorno, però, è possibile che l’addetto commetta degli errori nella compilazione dello scontrino digitale. Per esempio, può accadere che venga emesso uno scontrino per un importo diverso da quello effettivo dell’operazione: in questo caso, si verifica una discrepanza tra l’incasso effettuato e l’importo indicato sullo scontrino fiscale nel registro di chiusura giornaliero.
Come si può rimediare a queste situazioni? Quali sono le modalità per annullare uno scontrino fiscale già emesso? È importante correggere gli errori di compilazione, in modo da evitare di dover pagare imposte su importi sbagliati e di incorrere in eventuali sanzioni.
Sono solitamente tre le situazioni che richiedono la procedura per annullare uno scontrino elettronico e emetterne uno nuovo, corretto:
- scontrino emesso in modo errato ma non ancora stampato su carta
- scontrino emesso in modo errato e già stampato ma non ancora consegnato al cliente
- scontrino emesso in modo errato, già stampato e consegnato al cliente.
Scontrino errato non ancora stampato
Se l’addetto all’incasso del registratore di cassa nota di aver commesso un errore, può correggerlo indicando la stessa somma con valore negativo per annullare l’importo erroneo. In tal modo, l’importo dovuto sarà pari a zero e potrà digitare l’importo corretto.
Scontrino errato emesso, ma non consegnato
Se l’operatore si accorge di aver emesso uno scontrino errato, ma che non è ancora stato consegnato al cliente, dovrà annullarlo tramite una barra diagonale seguita dalla dicitura “annullato” e la firma dell’addetto che ha eseguito l’annullamento, evitando cancellature. Successivamente potrà emettere un nuovo scontrino con l’importo corretto.
La procedura di annullamento dello scontrino fiscale richiede di allegare lo scontrino annullato alla stampa di chiusura giornaliera del registratore di cassa e riportare la differenza tra il totale degli incassi giornalieri, certificati dalla stampa di chiusura giornaliera, e gli scontrini annullati. Eseguire questa procedura correttamente consente di dimostrare la buona fede dell’annullamento in caso di controllo fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate o della Guardia di Finanza.
Scontrino non corretto emesso e rilasciato
Se l’operatore addetto all’incasso si accorge di aver emesso uno scontrino non corretto già rilasciato al cliente, non è possibile annullare lo scontrino come visto in precedenza. In questo caso, l’unica azione che l’operatore può compiere è quella di effettuare un’annotazione scritta sul registro elettronico dei corrispettivi, decurtando l’importo totale giornaliero.
L’annotazione scritta dovrà contenere il numero dello scontrino errato e l’ora di emissione. L’importo a decurtazione del totale giornaliero dovrà essere indicato nel registro elettronico dei corrispettivi, così da poter documentare la variazione del totale giornaliero e dimostrare la buona fede dell’operazione in caso di controlli fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate o della Guardia di Finanza.
Quali dati vengono trasmessi al Fisco dopo l’emissione dello scontrino digitale
Una volta che i corrispettivi giornalieri sono stati trasmessi telematicamente all’Agenzia delle Entrate, nella sezione Corrispettivi verranno visualizzati i seguenti dati:
- il totale imponibile dei documenti commerciali emessi
- il totale imponibile dei documenti commerciali di reso emessi con eventuali storni di ricavo
- il totale imponibile dei documenti commerciali di annullamento emessi con eventuali storni di ricavo e l’IVA risultante dallo scorporo dell’imposta dei corrispettivi al netto dei resi e degli annulli.
Trasmissione dei corrispettivi: cosa fare in caso di errore
Qualora si verifichi un errore nella trasmissione telematica dei corrispettivi, l’Agenzia delle Entrate fornisce le seguenti istruzioni per risolvere il problema: l’utente deve accedere al portale Fatture e Corrispettivi e selezionare la sezione “Monitoraggio delle ricevute dei file trasmessi” dell’area di consultazione. Da qui, si può individuare la trasmissione errata e segnalare l’anomalia tramite l’apposita casella, specificando la motivazione. Inoltre, l’Agenzia suggerisce di contattare l’installatore per modificare le impostazioni del registratore telematico, al fine di liquidare l’imposta in modo corretto.