Capita a tutti, prima o poi, di perdere dei dati importanti, queste perdite possono derivare da una serie di cause: un semplice errore umano, come la cancellazione accidentale di un file; un guasto hardware o software, che può compromettere l’integrità dei dati; o, nei casi più estremi, un attacco informatico, come ransomware o malware, che può criptare o distruggere dati vitali.
Per le aziende, la perdita di dati non è solo un inconveniente, ma può avere conseguenze devastanti in quando può significare la perdita di mesi o anni di lavoro, danneggiare la reputazione dell’azienda, causare interruzioni operative e, in alcuni casi, portare a sanzioni legali o finanziarie.
Dopo queste premesse e considerando che ci troviamo inseriti in un contesto in cui la concorrenza è sempre più agguerrita, non avere un piano di backup e di disaster recovery può mettere a rischio la sopravvivenza stessa dell’azienda.
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Cos’è il Backup e il Disaster Recovery?
Con backup si intende il processo di creazione di copie di sicurezza dei dati che vengono archiviate in una o più posizioni remote. Queste copie vengono utilizzate per ripristinare i dati in caso di perdita a causa di danni ai file, corruzione dei dati, attacco informatico o disastro naturale.
Il disaster recovery, invece, è il piano e il processo per utilizzare le copie di backup per ripristinare rapidamente l’accesso alle applicazioni, ai dati e alle risorse IT dopo un’interruzione. Questo piano potrebbe prevedere l’interruzione dell’attività su un set ridondante di server e sistemi di archiviazione fino a quando il data center principale non sarà di nuovo funzionante.
Avere solo delle copie dei dati non significa che un’azienda può continuare a lavorare. Per garantire la continuità operativa è necessario un solido e testato piano di backup e disaster recovery.
Conoscere per pianificare: una guida ai termini chiave
L’organizzazione non può permettersi di trascurare il backup o il disaster recovery.
Se ci vogliono ore per recuperare i dati persi dopo un’eliminazione accidentale, i dipendenti o i partner resteranno inattivi e incapaci di completare processi critici per l’azienda che si basano sulla tecnologia.
Se invece il recupero della normale attività dell’azienda richiede più che qualche ora, il rischio è che i clienti possano perdersi per sempre, come si suol dire, ci vuole una vita per guadagnarsi la fiducia e un secondo per perderla.
Comprendere alcuni termini essenziali può aiutare a prendere decisioni strategiche e a valutare meglio le soluzioni di backup e disaster recovery:
Recovery Time Objective (RTO) | il tempo necessario per recuperare le normali operazioni aziendali dopo |
Recovery Point Objective (RPO) | indica la quantità di dati che si può perdere in caso di disastro. |
Failover | il processo di trasferimento automatico dei compiti ai sistemi di backup in modo trasparente per gli utenti. |
Failback | il processo di ritorno ai sistemi originali. |
Restore | il processo di trasferimento dei dati di backup al sistema o al data center principale. |
Disaster Recovery as a Service (DRaaS) | un approccio gestito al disaster recovery. Un terzo fornisce e gestisce l’infrastruttura utilizzata per il disaster recovery. |
Valutare le opzioni di distribuzione
Il passo successivo nella progettazione di un piano di disaster recovery è valutare le opzioni di distribuzione. Avete bisogno di mantenere alcune funzioni di disaster recovery o dati di backup on-premise? Trarreste vantaggio da un approccio cloud pubblico o ibrido?
La decisione tra mantenere i dati on-premise o spostarli nel cloud dipende da vari fattori, tra cui la natura dei dati, i requisiti di conformità, il budget disponibile e la velocità di recupero necessaria. Ad esempio, le organizzazioni che gestiscono dati sensibili potrebbero preferire soluzioni on-premise per motivi di sicurezza e conformità. D’altra parte, un’organizzazione con risorse limitate potrebbe trovare più conveniente e scalabile una soluzione basata su cloud.
Backup e disaster recovery basate su cloud
Queste soluzioni stanno diventando sempre più popolari tra le organizzazioni di tutte le dimensioni. Molti servizi cloud forniscono l’infrastruttura per lo storage dei dati e, in alcuni casi, gli strumenti per la gestione dei processi di backup e disaster recovery.
Oltre a questo, offrono una serie di vantaggi che le rendono attraenti per molte organizzazioni.
- Scalabilità: Con il cloud, le organizzazioni possono facilmente aumentare o ridurre la capacità di storage in base alle esigenze, senza dover investire in hardware aggiuntivo.
- Costi: Spesso, le soluzioni basate su cloud hanno un modello di prezzi pay-as-you-go, che può risultare più economico rispetto all’acquisto e alla manutenzione di infrastrutture fisiche.
- Accessibilità: I dati conservati nel cloud sono generalmente accessibili da qualsiasi luogo con una connessione internet, facilitando il recupero dei dati in caso di emergenza.
Soluzioni On-Premise
Mentre le soluzioni cloud offrono flessibilità e scalabilità, ci sono situazioni in cui mantenere i processi di backup o disaster recovery on-premise è la scelta giusta.
- Controllo: Avere i dati e le infrastrutture fisicamente presenti all’interno dell’organizzazione offre un controllo completo su di essi. Questo può essere particolarmente importante per le organizzazioni che gestiscono dati estremamente sensibili o che hanno requisiti di conformità rigorosi.
- Velocità di recupero: In alcuni scenari, avere backup on-premise può significare tempi di recupero più rapidi, poiché non ci sono ritardi dovuti al download di grandi quantità di dati dal cloud.
- Sicurezza: Anche se i fornitori di servizi cloud adottano misure di sicurezza avanzate, alcune organizzazioni potrebbero sentirsi più sicure sapendo che i loro dati sono conservati localmente e protetti da misure di sicurezza personalizzate.
A precidere da quale sarà poi l’effettiva soluzione adottata, la formazione dei dipendenti in merito alla cybersecurity è un must. Considerando che, nel 95% dei casi, gli incidenti informatici avvengono per colpa di un errore umano, aumentare il livello di consapevolezza e formazione può far sì che il numero di eventi negativi si riduca drasticamente.
Il nostro corso “cybersecurity per lavoratori” ha l’obiettivo di formare lavoratori e collaboratori a saper riconoscere i principali attacchi informatici sapendo gestire le minacce tipiche.